Il capodanno del controllore
Dicembre è quasi alla fine e io mi sono resa conto che, da un po’ di tempo, non vi do più notizie del mio lavoro come verificatore Holacheck e della mia vita lavorativa. Giorni fa stavo viaggiando su uno degli autobus su cui, puntualmente, controllo i biglietti e abbonamenti, quando mi sono ritrovata a guardare, per un attimo, fuori dal finestrino. Capita anche a noi di ritrovarci con lo sguardo perso verso l’orizzonte, proprio come molti di voi durante i vari spostamenti per piacere o per lavoro. Mi sono resa conto di quanto vicino fosse il Natale. Vi siete mai chiesti quale sia la vita dei verificatori durante i giorni festivi?
Ci sono molti lavori, compreso il mio, in cui capita spesso di essere in turno nei giorni festivi. Mi è capitato varie volte di lavorare la domenica, così come – per esempio – il giorno di Pasquetta.
Osservando le assegnazioni dei miei turni di gennaio 2018 mi sono resa conto che lavorerò proprio il primo giorno dell’anno. Ho subito cercato di immaginarmi come sarebbe stato questa volta, perché due anni fa mi capitarono episodi molto particolari durante il mio turno nella giornata di Capodanno: avevo trascorso una tranquilla sera di San Silvestro con amici ed ero andata a dormire non troppo tardi. Il mattino dopo, salita in auto per recarmi al punto dove avrei atteso l’autobus per iniziare la verifica, mi sentivo come dentro ad un mondo post-apocalittico: in strada c’ero solo io e qualche passante. Alla fermata del bus, attendevo tranquilla quando due ragazzi sfrecciano davanti a me in bicicletta urlandomi festosi “Buon anno controllore!”. Ho sorriso e loro sono fuggiti via come due campioni al Giro D’Italia. Non ho nemmeno fatto in tempo a ricambiare.
Quando sono salita sull’autobus, i passeggeri si contavano sulle dita di una mano ma ognuno di loro mi ha salutato con l’augurio di un buon anno nuovo. Autista compreso. Due persone sul bus mi hanno addirittura detto di essere felici di poter usare i mezzi pubblici in un mattino così, dopo i trascorsi di una festa che – forse – aveva lasciato un po’ il segno. Ciò che mi ha reso più felice, in quel mattino di inizio anno, è stato percepire la cordialità e la voglia di augurare del bene. Dev’essere questa la magia delle feste. Ammetto, però, di aver provato felicità anche per un altro motivo: quel mattino non ho staccato nessuna multa. Tutti avevano iniziato l’anno con un buon proposito: pagare il biglietto dell’autobus!
Chissà come andrà il 1 Gennaio del 2018: nel dubbio, augurate buon anno al verificatore che – Se si tratta di una donna – chissà – probabilmente sarò io.